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Quanto sono efficaci le mascherine Ffp2 ?

Le mascherine Ffp2 ci difendono davvero dal Covid-19? 

La risposta è sì e lo confermano numerosi studi, anche recenti. FFP sta per «face filtrant», filtro facciale e in base allo standard europeo l’efficienza va da 1 a 3. Le Ffp2 filtrano in media il 94% di tutti gli aerosol (tra il 92 e il 98%). Queste mascherine non riutilizzabili ovvero usa e getta, sono composte da più strati di diversi tessuti, tra i quali si colloca un filtro in polipropilene capace di intrappolare anche le più piccole particelle sospese nell’aria fino a dimensioni di 0,6 μm. 

Le Ffp2 (e le più performanti Ffp3) hanno una capacità filtrante maggiore rispetto alle normali mascherine chirurgiche (che trattengono solo le particelle più grandi di aerosol di chi le indossa: insomma, proteggono gli altri, molto più di chi le porta) e oltre a proteggere gli altri, proteggono anche chi le indossa e sono particolarmente adatte ai luoghi chiusi o affollati, in cui il rischio di trasmissibilità è più elevato. Le mascherine Ffp2 hanno un alto potere filtrante in uscita e verso chi le indossa (oltre il 90%), a differenza delle mascherine chirurgiche che arrivano a un massimo del 20% in ingresso e dunque sono scarsamente efficaci per chi le indossa nel proteggere se stesso. Come per le mascherine chirurgiche l’efficacia delle Ffp2 dipenda da come vengono indossate. 

Indossare correttamente le mascherine 

​Uno studio pubblicato a dicembre dal Max Planck Insitute, un’organizzazione di ricerca tedesca, ha spiegato che se si prendono due persone che distano l’una dall’altra tre metri, una positiva al Covid e l'altra no, in meno di cinque minuti la seconda verrà infettata con quasi il 100% di certezza. Ma se le stesse persone indossano in modo corretto le maschere Ffp2 il rischio di contrarre il virus si riduce allo 0,1%. Nel dettaglio se sia la persona positiva al coronavirus che quella non contagiata indossano maschere Ffp2 ben aderenti, il rischio massimo di infezione dopo 20 minuti è poco più dell’uno per mille, anche a una distanza più ridotta. Se le loro mascherine sono indossate male la probabilità di infezione aumenta a circa il 4%, riducendo comunque di molto il rischio di infezione. 

Un altro recente studio pubblicato suJama International Medicine ha messo a confronto le capacità di filtraggio di diversi tipi di mascherine, scoprendo che quelle di stoffa o chirurgiche avevano un’efficienza nel contenere le particelle virali variabile tra il 26% e il 79% mentre le Ffp2 avevano una capacità di filtraggio del 98,4%. Il problema delle Ffp2 è che oltre a essere più costose sono anche più «faticose» da indossare, sono meno tollerate e rendono la respirazione più difficoltosa e se ne raccomanda quindi l'utilizzo continuativo per non più di sei otto ore.

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